
Coronavirus e
spostamenti in auto
Durante l'emergenza Coronavirus sono stati regolamentati anche gli spostamenti in auto: scopri quando è possibile circolare e per quali motivazioni.
Le regole per circolare in auto durante l'emergenza Coronavirus
La diffusione del Covid-19 in Italia ha portato, come ben sappiamo, all'adozione di misure di emergenza volte a contrastare un possibile aumento esponenziale dei contagi. I decreti emanati dal Governo in queste settimane hanno proprio l'obiettivo di ridurre al minimo gli spostamenti dei cittadini sul territorio nazionale, limitando tale possibilità a pochi e circoscritti casi. Vediamo dunque come comportarsi in questo periodo di emergenza Coronavirus con gli spostamenti in auto.
Coronavirus e spostamenti in auto: quando sono consentiti?
In linea di massima, le misure adottate dal Governo consentono gli spostamenti esclusivamente per comprovati motivi lavorativi o di necessità, come la spesa alimentare o situazioni di emergenza. Ciò vale tanto per le uscite a piedi quanto per quelle in auto, poiché in entrambi i casi è possibile incorrere nel controllo delle forze dell'ordine e nella necessità di dimostrare il motivo della propria presenza in strada.
Le limitazioni, che stando all'ultimo decreto emanato avranno valore fino al 3 maggio, prevedono anche l'obbligo di non uscire dal proprio Comune di residenza, sempre fatti salvi i pochi casi di necessità consentiti, aspetto questo che limita fortemente gli spostamenti in auto su tutto il territorio nazionale.
Quali sono le motivazioni valide per uscire da casa?
Ma quando è possibile realmente muoversi con la propria automobile? Le motivazioni per cui gli spostamenti sono consentiti, sia tramite mezzi privati che pubblici, riguardano, come detto, comprovate esigenze lavorative, di salute e di assoluta urgenza. Sono dunque aperte tutte le strade e autostrade, così come aeroporti, stazioni ferroviarie e altre infrastrutture, ma l'utilizzo dei mezzi deve tener conto sempre del rispetto delle distanze di sicurezza e di tutte le altre precauzioni valide per scongiurare la diffusione del virus.
È possibile, dunque, recarsi sul posto di lavoro, uscire per la spesa alimentare e di beni di prima necessità (nei limiti di una persona per famiglia e, preferibilmente, non più di una volta a settimana), ma anche portare l'auto in officina per riparazioni d'urgenza o per il rifornimento di carburante, che dovrà essere effettuato al self service e nel corso di uno spostamento consentito.
Vengono considerate motivazioni valide anche quelle del genitore separato che deve recarsi in un altro Comune per andare a prendere i figli a casa dell'altro genitore, così come quelle dei nonni che devono raggiungere i nipoti per tenerli in assenza dei genitori o dei figli che devono accudire genitori anziani non autosufficienti.
Ogni altro spostamento è passibile di sanzione e denuncia secondo quanto stabilito dalle norme contenuto nel decreto. Anche le revisioni auto sono state al momento bloccate e per tutti i veicoli che dovevano effettuarla entro il 31 luglio, la scadenza è stata prorogata al 31 ottobre 2020.
Quali sono le regole per circolare in auto condivisa?
Se si viaggia da soli in auto, l'uso di mascherine e guanti non è necessario, ma in caso di presenza di altre persone è opportuno adottare le giuste misure per evitare qualsiasi rischio. Anche in auto, dunque, si deve mantenere la distanza minima di 1 metro tra le persone, con il passeggero seduto nel sedile posteriore opposto a quello del conducente. È vietato essere in tre nella stessa auto, ma ciò non vale in caso di trasporto di familiari.
In caso di spostamenti in taxi o NCC, o se si condivide l'auto con persone non della famiglia, è poi sempre importante indossare mascherina e guanti, onde evitare che il virus eventualmente presente possa essere contratto per via aerea o per contatto.
Quali sanzioni sono previste in caso di inosservanza dei divieti?
Le sanzioni previste dal decreto "Io resto a casa" sono piuttosto elevate, proprio per scoraggiare il più possibile qualsiasi tentativo di tentare spostamenti non consentiti in tempi di Coronavirus. Le violazioni vengono infatti punite con multe dai 400 ai 3.000 euro e tali importi possono essere aumentati di un terzo se il cittadino viene fermato a bordo di un'auto.
È previsto inoltre il reato di delitto colposo contro la salute pubblica in caso di comportamenti particolarmente lesivi, aggravati per esempio da un tentativo di fuga oppure dalla presenza di febbre o contagio già conclamato, per il quale la quarantena dovrebbe essere assolutamente stringente.
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